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Il festival dell'Utopia
 

Il Festival dell’Utopia 2009 e il Premio Sciascia, un sogno fatto in Sicilia

Il Festival dell’Utopia è un ciclo di seminari dedicati al tema della scrittura e dell’utopia, ispirati alle opere di due grandi scrittori contemporanei,  Le città invisibili di Calvino e il Candido di Sciascia e destinati ad un pubblico di studenti universitari e delle classi quinte superiori.  L’obiettivo è quello di stimolare i giovani a creare un’immagine positiva della città, a partire dai propri sogni o utopie possibili, consentendo loro di esprimere una visione interiore della civiltà e di prendere parte attiva nella costruzione della medesima. Principio propulsore del Festival è il sottotitolo del Candido, “Un sogno fatto in Sicilia”, nel quale Sciascia comunicava il suo ideale di città utopica ma non impossibile fondata sulla  capacità di produrre “idee che cambiano la realtà”. In memoria di Sciascia, del quale si celebra il ventennale dalla morte, si è voluto riscoprire questo suo capolavoro e a lui, al suo ideale di utopia siciliana, è dedicato il Premio letterario che avrà luogo a conclusione del Festival. Premio che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento e la sponsorizzazione da parte della casa editrice Adelphi. La manifestazione, nella sua prima edizione, ha avuto luogo il 6 novembre 2009  con l’intervento del poeta bolognese Loretto Rafanelli, che ha insegnato  ai ragazzi “come si scrive una poesia”; di seguito il  7 lo scrittore Domenico Seminerio ha realizzato una lezione su “come si scrive un racconto”, mentre l’8 lo scrittore per ragazzi Luca Randazzo ha trattato del rapporto tra utopia e letteratura. Infine il 9 novembre, giorno in cui si festeggiano i vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, evento storico collocabile nel segno di un’utopia che si è realizzata nel mondo, il giornalista RAI del TG2 Giovan Battista Brunori, commentando i tre TG Rai e i relativi servizi che trattarono la notizia, ha affrontato il tema “come si prepara un redazionale televisivo”.
Al termine dei seminari, i partecipanti hanno ricevuto un attestato e quindi hanno potuto concorrere al Premio “Leonardo Sciascia, un sogno fatto in Sicilia”, scrivendo una poesia, un racconto o un redazionale sul tema “La tua utopia, quello che di meglio e di più vorresti si realizzasse a Biancavilla”. La premiazione è avvenuta il 22 novembre, presso la Villa delle Favare di Biancavilla.


 

Festival dell’Utopia 2010/2011

Giunto alla seconda edizione, il Festival quest’anno assume una veste ancora più innovativa e di grande impatto educativo, sociale e culturale, toccando numerosi centri della provincia di Catania.
Il Festival è infatti un ciclo di seminari e attività dedicati al tema della letteratura, della cultura, del sociale e dell’ambiente finalizzati alla promozione della creatività presso le nuove generazioni. L’obiettivo è quello di stimolare i giovani a creare un’immagine positiva della città, dell’ambiente, dei rapporti umani, a partire dai propri sogni o utopie possibili, consentendo loro di esprimere una visione interiore della civiltà e di prendere parte attiva alla costruzione della medesima. In tale senso, il contatto con i grandi autori offre la possibilità di maturare generi, tematiche, questioni importanti, capaci di favorire ed incoraggiare nella mente dei nostri ragazzi la gemmazione di nuove idee e di nuove proposte.
Il programma prevede un ampio ciclo di incontri con autori e personalità italiane di rilievo, provenienti dalle più prestigiose case editrici o anche protagonisti del dibattito culturale intorno ai temi Ambiente, Letteratura, Dialogo interreligioso e Arte.
Sono coinvolti molti Istituti di Istruzione Superiore e Inferiore siti nella provincia di Catania.
A questo giro di appuntamenti nelle scuole si aggiungono a cadenza mensile 10 incontri da parte degli stessi autori  o di altri del medesimo calibro, che hanno luogo presso la Villa delle Favare di Biancavilla e in alcuni centri culturali e biblioteche delle città della provincia (ad esempio Bronte, Paternò, Acireale, ecc.).

Nel 2010 sono intervenuti: Susan Siman, Roberto Mussapi, Franco Tassi, Stas’ Gawronski, Giovan Battista Brunori, Giuseppe D’Asero, Giuseppina Mendorla e il presidente del Tribunale dei Minori, Emanuele Geraci.

Nel 2011: l’ambasciatore a.r. Massimo Spinetti, il poeta Antonio Riccardi, il critico letterario Francesco Napoli, il poeta Loretto Rafanelli (quest’ultimo ha realizzato un incontro, oltre che in un Istituto Superiore di Adrano, in due carceri di sicurezza a Catania e un programma televisivo registrato da TVA sulla poesia).

Nel 2012-2013 sono intervenuti: Alessandro Carrera, il liutologo cav Salvatore Dugo, il prof. Gualiero Nicolini, il maestro Giuseppe Severini,  l’Ispettore di polizia Dia Pippo Giordano.

Nel 2014: la giornalista Gilda Sciortino, l’ispettore Luciano Traina, l’attore Gianni Sineri.

Nel 2015: la dottoressa Erika Piccillo, il prof. Mario Strano, l’ispettore Luciano Traina, il dott. Zelig Rodberg.
La presenza di testimoni, digrandi autori e giornalisti offre ai giovani e al pubblico l’opportunità di un’apertura alle questioni dorsali della cultura. Inoltre l’accostamento professionale a tematiche fondamentali per i giovani, come l’educazione ambientale, contribuisce alla maturazione dei ragazzi del nostro territorio.
Direttore scientifico del Festival è il poeta Loretto Rafanelli.

Premio Artistico-Letterario "Anima Mundi"
 
Un momento particolare del Festival è stato quello dedicato a Lev Tolstoj, di cui cade il 9 novembre il centenario dalla morte. A commemorare questo anniversario sarà il Premio artistico-letterario "Anima mundi", previsto per il 19 dicembre.
Il Premio è stato rivolto a tutti, ma in particolare ai giovani.
Hanno partecipato al Premio concorrenti provenienti da tutta Italia, con un innalzamento sensibile della qualità del Premio.
Ai primi classificati di ciascuna sezione sono stati consegnati in premio i volumi messi a disposizione dalla Einaudi Editore e dalla stessa Fondazione La città invisibile.
La cerimonia di premiazione è avveuta alla Villa delle Favare.
A giudicare le prove sono state due giurie, una composta da ragazzi e giovani provenienti dalla scuola Media fino all’università, l’altra di qualità presieduta da Giovan Battista Brunori, giornalista del Tg2 della Rai, e composta da scrittori e personalità del mondo della cultura e dell’arte.

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